Il 2024 si è rivelato sicuramente un anno cruciale per l’industria del gioco digitale, essendo stato segnato da un’ondata di innovazioni tecnologiche che promettono di ridefinire il futuro del gaming. Non tutti i settori, però, sono stati toccati. Se si pensa ad esempio ai classici giochi da sala online, le possibilità offerte non sono cambiate più di tanto e tra tombole virtuali e bonus per giocatori di slot l’esperienza ludica non ha subito chissà quali stravolgimenti. Le principali novità dell’intrattenimento riguardano infatti i videogame, in quanto nel 2024 l’intelligenza artificiale (IA) ha fatto presto a ritagliarsi un ruolo eminente, offrendo nuovi scenari sia agli sviluppatori sia ai giocatori. L’ascesa dell’IA nel gaming si propone di intaccare anche i titoli più famosi.

La realizzazione dei personaggi non giocanti, noti nel gergo videoludico come “NPC” o “PNG”, è stata già rivoluzionata: l’IA sta riuscendo infatti a rendere le figure di sfondo più realistiche e coinvolgenti, grazie a modelli linguistici avanzati come Nemotron-4 4B Instruct di Nvidia, che consente l’interazione tra i giocatori in carne ed ossa e i personaggi fittizi in modo naturale. Non a caso il titolo “Mecha Break” che permetterà di conversare con i personaggi del gioco è uno dei più attesi per il 2025. Le voci, le inflessioni e i comportamenti saranno più credibili e gli NPC diventeranno persino in grado di comprendere il linguaggio naturale, rispondere a domande complesse e partecipare a dialoghi ramificati.

L’IA generativa possiede il potenziale per creare giochi teoricamente infiniti, con trame e situazioni che si generano in autonomia, rendendo un titolo molto più longevo, forse anche senza soluzione di continuità. Ambienti e oggetti di gioco potrebbero diventare così molto più variegati, come già succede ad esempio in “No Man’s Sky”, un “open universe” che genera proceduralmente un numero spropositato di pianeti. L’intelligenza artificiale mira pertanto ad una giocabilità sempre più personalizzata, con trame, situazioni e sfide adattate alle preferenze del singolo utente. Un’altra chicca di cui si è discusso a lungo nel corso del 2024 risiede nella funzione di assistenza virtuale per i gamer. In particolare, Nvidia sta sviluppando Project G-Assist, un programma in grado di supportare i giocatori in diversi modi, fornendo istruzioni per la configurazione del PC o suggerimenti per superare specifiche sfide di gioco.

Nonostante le enormi potenzialità, però, l’implementazione dell’IA nel gaming sta sollevando anche alcune rimostranze di natura etica, soprattutto per quel che concerne l’impatto sul mondo del lavoro. Molti artisti, designer e sviluppatori temono infatti che l’intelligenza artificiale possa sostituirli nelle loro mansioni. La privacy dei dati dei giocatori potrebbe essere più esposta, ma ci sarebbe da considerare altresì il rischio di dipendenza da giochi sempre più personalizzati e la possibilità che l’IA limiti la creatività umana. Gli algoritmi sono comunque imperfetti e possono introdurre imprecisioni nei videogiochi, creando situazioni ingiuste o frustranti per i gamer.

Oltre che l’IA, ad ogni buon conto, altre novità stanno plasmando già da ora il mondo del gaming. La realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) stanno diventando maggiormente immersive, proponendo ai giocatori esperienze di gioco diverse, ma non meno accessibili di quelle ordinarie. Inoltre, i servizi di cloud gaming stanno crescendo rapidamente, consentendo ai giocatori di accedere a giochi di alta qualità su qualsiasi dispositivo, senza bisogno di un hardware ad hoc.

Il 2024 ha visto anche la consacrazione dei giochi indie (videogiochi indipendenti sviluppati da una sola persona), caratterizzati da gameplay e meccaniche che spesso sembrano voler sfidare le convenzioni dei grandi studios.Volendo tirare le somme, nel complesso il futuro del gaming appare senz’altro entusiasmante, con l’IA destinata ad occupare uno spazio sempre più importante. Tuttavia, è fondamentale che l’industria affronti le problematiche poste da questa tecnologia in modo responsabile, garantendo che l’IA arricchisca l’esperienza di gioco senza compromettere la creatività umana e il valore del lavoro.