Lo ha promesso il premier Matteo Renzi: “il 16 dicembre ci sarà il funerale delle tasse sulla casa“. La Tasi sulle abitazioni principali. Sottolineiamo il “dovrebbe” in quanto l’abolizione della Tasi sulla prima casa è contenuta nella Legge di Stabilità che però è ancora in discussione in Parlamento. Inoltre la Tasi si continuerà a pagare per le abitazioni di lusso e i castelli, seppur adibiti ad abitazione principale.
Nell’attesa di sapere se la Tasi sulla prima casa verrà realmente abolita e quale nuova tassa si inventeranno per sopperire alle mancate entrate, facciamo un po’ di conti, perché pare che questo “funerale” sarà piuttosto costoso. Secondo quanto riferisce Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, infatti, da uno studio del Servizio Politiche Territoriali del sindacato è emerso che il costo medio sarà di 191 euro per famiglia (di cui 101 euro da pagare con il saldo di dicembre), a fronte dei 175 euro medi pagati lo scorso anno, con un aumento medio del 9,1%. Nelle sole città capoluogo il costo medio sarà di 203 euro (di cui 106 euro da pagarsi con il saldo di dicembre), a fronte dei 194 euro pagati nel 2014, con un aumento medio del 4,6%. La differenza tra acconto e saldo della Tasi 2015 è dovuto al fatto che l’acconto di giugno è stato pagato tenendo conto delle aliquote deliberate dai comuni nel 2014, mentre per il saldo sono state adottate le nuove aliquote deliberate dai comuni entro luglio 2015. Ecco quindi spiegata la discrepanza tra acconto e saldo con cui molti cittadini si troveranno a fare i conti.
Salso TASI 2015

Come si calcolano e come si pagano Imu e Tasi

Sono oltre 20 milioni gli italiani chiamati a pagare il saldo di Imu-Tasi 2015, per un ammontare complessivo di circa 12,8 miliardi di euro.
Imu e Tasi, insieme alla TARI, costituiscono la IUC, ovvero l’Imposta Unica Comunale.
Il calcolo di Imu e Tasi viene effettuato tenendo conto delle aliquote deliberate dai comuni unitamente alle rendite catastali degli immobili su cui si deve calcolare la tassa.
Per verificare le aliquote, è necessario accedere al sito web del proprio comune e visionare le delibere.
Generalmente sul sito del vostro comune potrete anche trovare un link denominato come “Calcolo IUC” o “Calcolo IMU+TASI”, grazie al quale potrete agilmente calcolare l’importo da pagare. Il calcolatore relativo al proprio comune, infatti, è già impostato con la giusta aliquota e le eventuali detrazioni da applicare. Bisognerà quindi selezionare la categoria dell’immobile per il quale si vuole effettuare il calcolo, ed inserire i dati richiesti, tra cui la rendita catastale, i mesi di possesso, ecc. Si ricorda che, nel caso ci sia più di un proprietario, ognuno di essi dovrà effettuare il proprio calcolo, inserendo la percentuale di possesso e il numero degli ulteriori co-obbligati ad effettuare il versamento. Per quanto riguarda i mesi di possesso, invece, si ricorda che se l’acquisto è avvenuto prima del 15 del mese, bisognerà contare il mese per intero; se invece l’acquisto è avvenuto dopo il 15, il mese non va calcolato ed il pagamento della tassa per l’intero mese spetta al vecchio proprietario.
Inoltre si ricorda che qualora abbiate acquistato un appartamento, magari in vista di un futuro matrimonio, ma non abbiate trasferito la vostra residenza all’indirizzo dell’immobile acquistato, sarete tenuti ad effettuare il pagamento dell’IMU come seconda casa.
Rientrano nel calcolo della Tasi anche le pertinenze, come il box, la cui rendita catastale andrà inserita nell’apposito spazio.
A questo punto, clicchiamo sul pulsante calcola, si otterrà l’ammontare da pagare. Qualora il calcolo ed il pagamento vengano effettuati oltre la scadenza del 16 dicembre, bisognerà tenere conto anche della maggior somma dovuta a titolo di ravvedimento operoso. Il calcolatore permette di inserire il numero di giorni di ritardo e calcola automaticamente anche il ravvedimento operoso.
A questo punto, cliccando sull’apposito pulsante, potremo generare il modello F24 semplificato. Vi verrà richiesto di inserire i vostri dati anagrafici e il gioco è fatto. Potrete scaricare il vostro modello, pronto per essere pagato.
Per effettuare il pagamento, potrete recarVi in posta o in banca. Non verranno richiesti altri oneri aggiuntivi. Per chi è titolare di un internet banking, potrà effettuare il pagamento anche mediante il portale del proprio istituto bancario. In questo caso bisogna accedere alla funzione relativa al pagamento del modello F24 ed inserire tutti i dati, esattamente come riportati sul modello precedentemente generato. Dopo qualche giorno dall’effettuazione del pagamento, potrete scaricare la relativa quietanza, come ricevuta dell’avvenuto pagamento.